Applicazioni - Applicazioni cliniche

NICOM
Non Invasive Cardiac Output Monitoring

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Importanza del monitoraggio emodinamico nel settore clinico

Il monitoraggio emodinamico avanzato è un aspetto importante del trattamento in situazioni cliniche in cui è richiesto un tempestivo intervento per stabilizzare il paziente ed ottimizzarne l’outcome. La portata cardiaca (CO) e gli altri parametri emodinamici giocano un ruolo importante nell’ottimizzazione dei fluidi, nel trattamento farmacologico, e nell’analisi differenziale, stabilendo il corretto piano di trattamento e monitoraggio, rifinendolo in tempo reale.

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Ottimizzazione dei fluidi

L’appropriata amministrazione di fluidi gioca un ruolo pilota nella gestione di pazienti che sono caratterizzati da repentini cambiamenti. Un trattamento di fluidi non ottimale può portare ad uno stato di bassa perfusione, mentre un apporto di fluidi aggressivo può indurre ad un sovraccarico di volume e ad un’insufficienza cardiaca [1][2].
Il monitoraggio emodinamico offre una panoramica dello stato cardiaco del paziente e della perfusione degli organi. Questo consente un approccio su misura e dettagliato per la gestione dei fluidi e per il trattamento farmacologico appropriato, consentendo un migliorato apporto di ossigeno agli organi per i pazienti che tollerano i liquidi, eliminando i liquidi in eccesso in pazienti con edemi, e consentendo un utilizzo mirato di inotropi e farmaci che aumentano la perfusione e l’ossigenazione dei tessuti.I pazienti particolarmente propensi alle complicazioni derivanti da gestione non ottimale dei fluidi e che traggono grande beneficio dall’ottimizzazione dei fluidi sono:
  • Pazienti peri-operatori: pre, intra e post operatori.
  • Unità di Chirurgia Generale e Terapia Intensiva: sepsi, shock, trapianti, insufficienza renale acuta.
  • Dipartimento di Emergenza: sepsi, shock, trauma, infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco.
[1] Michael R. Pinsky, MD, FCCP: Hemodynamic Evaluation and Monitoring in the ICU. Chest. 2007; 132:2020-2029
[2] Xavier Monnet and Jean-Louis Teboul: Passive leg raising. Intensive care medicine, Vol. 34, No. 4. (April 2008), pp. 659-663

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Potenziamento del trattamento farmacologico

In molti casi, i soli fluidi non sono sufficienti per supportare uno scompenso acuto del sistema cardiovascolare.
La somministrazione di inotropi e/o vasopressori richiede una continua valutazione dello stato del paziente.

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Analisi differenziale

Grazie al NICOM, monitorando in continuo i ripetitivi cambiamenti di fluidi o attraverso la manovra del Passive Leg Raising test (PLR), è possibile impostare un trattamento su misura del paziente. Le tipiche situazioni cliniche che richiedono un monitoraggio emodinamico avanzato sono dunque le seguenti:
  • compromissione emodinamica: shock dovuto ad ipovolemia, sepsi, trauma, scompenso cardiaco, shock neurogenico, infarto miocardico acuto con shock cardiogeno.
  • aumentata richiesta metabolica, in cui si richiede un incremento di flusso sanguigno e per fusione: sepsi, grandi chirurgie
    (pre-, intra- e post-operatorie). Queste situazioni richiesdono un efficiente e tempestivo intervento clinico a fronte dei rapidi cambiamenti emodinamici.

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