1. Cosa significa il parametro TFC?
Come viene misurato?
Il Parametro TFC (Thoracic Fluid Content) è utilie
per tracciare i cambiamenti del contenuto di fluidi. Non può essere inteso come misura di un valore assoluto. Tale parametro è misurato leggendo l’impedenza ad un impulso elettrico che attraversa la cassa toracica. Questa misura qualitativa può essere utilizzata come indicatore del volume totale del fluido toracico che i medici possono adottare o in emodialisi in cui la stima del bilancio dei fluidi è critica, oppure può essere utile per tracciare la risposta al trattamento per edema polmonare o sovraccarico di volume in pazienti
con infarto miocardico.
3. Qual è la differenza tra Bioimpedenza e Bioreattanza?
Entrambe le tecnologie lavorano su quella
che è l’interazione tra un campo elettrico generato, ed il flusso sanguigno che attraversa la cassa toracica. Ma, se la bioimpedenza lavora esclusivamente su ciò che è l’ampiezza del segnale (modulo), la bioreattanza lavora invece sui cambiamenti di frequenza (fase).
Il risultato ottenuto è una miglior rapporto segnale/rumore, meno interferenze sul segnale, segnale non corrotto da eventuali movimenti
del paziente, ed una maggiore libertà nel posizionamento degli elettrodi.
5. Il Nicom necessità di una calibrazione?
Se si, ogni quanto tempo?
Collegando il paziente al monitor, è necessaria
una iniziale unica calibrazione di circa 2 minuti.
Fatta ciò, non ci sarà bisogno di altre calibrazioni durante il monitoraggio.
8. E’ possibile collegare il Nicom
ad una centrale di monitoraggio?
Attualmente non ancora, ma in casa madre stanno lavorando affinché ciò avvenga. Nel caso l’ospedale dovesse essere provvisto di un sistema
di archiviazione dati/refertazione di tipo informatico, è possibile allegare i dati del Nicom a tale sistema.
Certo, attraverso l’installazione di un software
è possibile ottenere l’esportazione dei dati
sia in formato pdf che excel
(per eventuali studi scientifici).
Semplicemente il cardiac index tiene conto
dell’indice di massa corporea (BSA).
Solitamente è l’utilizzatore che sceglie l’uno piuttosto che l’altro parametro a sua discrezione
e preferenza.
14. Com’è ottenuto il valore delle resistenze periferiche?
Le TPR vengono ottenute mettendo in relazione la gittata cardiaca e la pressione media non invasiva. Ovviamente l’algoritmo è similare a quello di tutti gli altri strumenti con due sole differenze: a)
tutti gli altri strumenti invasivi consentono la misurazione della resistenze periferiche relazionando la gittata cardiaca con la pressione media invasiva. Il nostro strumento, laddove l’utilizzatore volesse preferirlo, consente di inserire manualmente tale parametro. In questo modo le TPR ottenute
saranno dipendenti dalla CO e dal parametro di pressione inserito manualmente. b)
Alcuni strumenti che consentono il monitoraggio della CO in modo invasivo, calcolano le resistenze periferiche andando a considerare anche la PVC (pressione venosa centrale), che è possibile misurare solo per mezzo di catetere.
15. Quanti tipi di interfacce è possibile visualizzare con il Nicom?
Grazie al Nicom è possibile visualizzare un’interfaccia in cui ottengo i dati non indicizzati,
un’altra interfaccia invece in cui ottengo i parametri indicizzati, due interfacce con trend grafico,
ed un’interfaccia in cui posso visualizzare
il trend tabellare.
17. È importante pulire la cute del paziente
in fase di preparazione?
Certo.I sensori del Nicom sono altamente accurati e simili a quelli utilizzati da altri dispositivi
per monitoraggio che necessitano una buona preparazione della cute (come gli elettrodi per ECG, per intenderci).L’area della cute su cui vanno applicati i sensori deve essere disinfettata con alcol, la pelle deve essere rasata (se necessario), e sgrassata con appositi adesivi di carta abrasiva posti in ogni confezione di kit di elettrodi.
21. E’ possibile utilizzare il Nicom in campo neonatale o pediatrico?
Benché esistano degli studi che attestano
utilizzo del Nicom anche su bambini neonati, la casistica è ancora marginale. Tuttavia,
ciò non ne vieta l’utilizzo.
Il Nicom viene largamente utilizzato
nelle Rianimazioni/Terapie Intensive, UTIC,
sala operatoria, medicina d’urgenza/pronto soccorso (per una valutazione immediata dell’emodinamica in pazienti critici grazie
alla facilità di applicazione degli elettrodi),
ma anche in ginecologia e dialisi.
23. Qual è l’importanza di un monitoraggio emodinamico?
Il monitoraggio emodinamici avanzato rappresenta una parte importante del trattamento di quelle situazioni critiche in cui sono richiesti degli interventi emodinamici aggressivi ed efficaci al fine di stabilizzare il paziente e ottimizzarne l’outcome. La gittata cardiaca (CO) e gli altri parametri emodinamici giocano un ruolo importante nel differenziare una diagnosi, stabilendo il giusto trattamento, e monitorando ed eventualmente modificarlo in tempo reale.
Le tipiche situazioni cliniche che richiedono un avanzato monitoraggio emodinamico sono i casi di shock dovuti ad ipovolumia, sepsi, trauma, infarto cardiaco, shock neurogenico, infarto miocardico acuto con shock cardiogeno.
24. Come vengono posizionati gli elettrodi in pazienti magri con pacemaker?
Non è richiesta una posizione precisa degli elettrodi. È sufficiente che vengano posizionati
non in prossimità del pacemaker,
ad esempio sulla schiena del paziente.
25. Il Nicom funziona in pazienti con ipertensione?
Certo. Non esistono motivazioni tecniche
o fisiologiche per le quali il Nicom
non debba funzionare su pazienti con manifestata ipertensione. Gli studi clinici di validazione del Nicom sono stati effettuati su una popolazione randomizzata.
27. Quali sono le potenziali limitazioni o controindicazioni per l’utilizzo del sistema?
Esempi di condizioni che possono sovrastimare il CO riportato, influenzare la precisione del monitor, o comportare una qualità del segnale non ottimale:
Grave insufficienza aortica La frazione di rigurgito associato a casi gravi di insufficienza aortica può comportare una sovrastima della gittata cardiaca netta.
Gravi anomalie anatomiche dell'aorta toracica
Gravi anomalie anatomiche dell'aorta toracica, come un innesto sintetico aortico di grandi dimensioni, un aneurisma aortico severo o dissezione aortica acuta possono influenzare l'accuratezza o la valutazione dei parametri emodinamici. L'anomalia deve essere grave per avere un impatto significativo sull’accuratezza del monitor.
Pacemaker esterni
Prestare attenzione al monitoraggio di pazienti portatori di pacemaker esterni. In questi casi, i sensori NICOM dovrebbero essere posizionati ad una distanza di almeno 6,5 centimetri dall’elettrodo di stimolazione del pacemaker. Alcuni pacemaker esterni possono generare un artefatto elettrico che si sovrappone al segnale della BIOREATTANZA. Nella maggior parte dei casi, ma non in tutti, l'interfaccia utente del monitor avverte l'utente della qualità del segnale non ottimale.
28. Quali sono i principali fattori su cui ci si basa
per la validazione del metodo della misurazione
della gittata cardiaca in continuo mediante il Nicom?
Un’effettiva comparazione necessita di valutari diversi fattori: accuratezza, precisione, cambiamenti direzionali, e tempo di risposta. Il monitor Nicom
è stato il primo ad essere validato in studi clinici
in cui lo strumento è stato confrontato in continuo con il catetere Swan-Ganz invasivo sia con tecnica CCO (continuous cardiac output) che TD (thermo dilution). Tali studi sono disponibili in bibliografia.